Sisal Immersive Museum e Ultra tra i Finalisti del Premio Gianluca Spina

da | Giu 13, 2025

Il progetto Sisal Immersive Museum, sviluppato in collaborazione con Ultra, società parte del gruppo Spindox, è arrivato tra i finalisti del Premio “Gianluca Spina” per l’Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali. L’ evento, promosso dall’Osservatorio Innovazione Digitale per la Cultura, si è tenuto il 12 giugno 2025 al Politecnico di Milano.

L’Osservatorio Innovazione Digitale per la Cultura e il Premio Gianluca Spina

L’Osservatorio Innovazione Digitale per la Cultura del Politecnico di Milano nasce con l’obiettivo di supportare il processo di trasformazione digitale nelle istituzioni culturali, proponendosi al contempo come piattaforma di confronto tra i diversi attori dell’ecosistema culturale. La sua missione consiste nel fornire una visione sistemica dell’innovazione digitale applicata ai processi di conservazione, valorizzazione, gestione, promozione e fruizione del patrimonio culturale, contribuendo così all’upgrading complessivo del settore.

Il convegno annuale organizzato dall’Osservatorio Innovazione Digitale per la Cultura rappresenta il momento culminante di un anno di ricerca, analisi e confronto con le istituzioni culturali. L’evento nasce con l’obiettivo di restituire al settore una fotografia aggiornata dello stato dell’innovazione digitale nella cultura, condividendo dati e tendenze emergenti.

Ma è molto più che una semplice presentazione. L’evento, infatti, rappresenta un’occasione strategica per mettere in relazione dati, evidenze empiriche e visioni prospettiche sull’evoluzione digitale del settore culturale italiano.

Nel corso del convegno sono stati assegnati i riconoscimenti del Premio Gianluca Spina per l’Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, giunto quest’anno alla sua ottava edizione. Il premio, promosso dall’Associazione Gianluca Spina ETS e patrocinato dall’Osservatorio Innovazione Digitale per la Cultura, valorizza i progetti più significativi di innovazione digitale realizzati da istituzioni culturali italiane, sia in ambito gestionale che nell’offerta al pubblico.

Una visione a 360 gradi

Il settore culturale italiano si trova oggi al centro di una trasformazione profonda, trainata dalla digitalizzazione e dall’innovazione tecnologica. Musei e teatri stanno attraversando una fase di rinnovata vitalità, spinti dall’urgenza di rispondere a nuove esigenze di sostenibilità, accessibilità e coinvolgimento dei pubblici. In questo scenario, il digitale non è più una possibilità, ma una direzione inevitabile.

Tra le tecnologie emergenti, l’intelligenza artificiale generativa (IAGen) si sta affermando come una risorsa strategica, seppur ancora utilizzata in modo sperimentale e non sistematico. Oggi circa un terzo dei musei e metà dei teatri italiani dichiarano di impiegarla, soprattutto per migliorare la produttività del personale, attraverso strumenti di supporto nella creazione di contenuti, nella comunicazione e nella gestione quotidiana.

Non mancano, però, esperienze più avanzate: dalla traduzione simultanea degli spettacoli al Planetario di Milano, ai chatbot per l’assistenza ai visitatori, fino alle installazioni interattive come quelle del Museo del Cinema di Torino. Particolarmente significative sono le applicazioni nell’ambito archivistico, dove l’IA consente di digitalizzare, analizzare e valorizzare grandi quantità di materiali storici, rendendoli accessibili e interrogabili in modi inediti.

Eppure, la trasformazione digitale va oltre l’adozione degli strumenti: richiede visione strategica, competenze diffuse e capacità organizzativa. Le tecnologie da sole non bastano. È fondamentale definire obiettivi chiari, monitorare i risultati e favorire una cultura del miglioramento continuo. Solo così sarà possibile affrontare un cambiamento che, se ben governato, può ridisegnare il ruolo delle istituzioni culturali nel nostro tempo.

Ultra: il progetto Sisal Immersive Museum

Il progetto “Sisal Immersive Museum”, nato dalla collaborazione tra Sisal e Ultra (studio creativo parte del gruppo Spindox), è un’iniziativa culturale e tecnologica che si distingue per il suo approccio narrativo e immersivo alla valorizzazione della memoria aziendale. Inaugurato nel novembre 2024 a Milano, questo spazio è concepito non come un museo tradizionale, ma come un’esperienza interattiva e sensoriale, in grado di fondere archivio storico, tecnologia XR (Extended Reality) e narrazione teatrale.

Il cuore del progetto risiede nella volontà di raccontare gli 80 anni di storia di Sisal – nata nel 1945 con l’invenzione del concorso Totocalcio – attraverso un linguaggio innovativo. L’archivio aziendale, riconosciuto nel 2023 come bene di interesse storico dalla Soprintendenza archivistica della Lombardia, è stato la base da cui partire per costruire ambienti esperienziali, in cui documenti, immagini, e testimonianze diventano materiali “vivi”, capaci di parlare al visitatore.

L’intero percorso è costruito come un viaggio in tre ambienti principali. Uno di questi, chiamato “Spazio del Pensiero”, propone una riflessione sull’origine della celebre formula “1X2”, svelandone le implicazioni matematiche, culturali e sociali. L’altro ambiente centrale, lo “Spazio delle Immagini”, si concentra invece sulla potenza iconografica della comunicazione Sisal, esplorando i manifesti pubblicitari d’epoca, i cambiamenti nel linguaggio visivo e l’impatto sulla cultura pop italiana. Le ambientazioni sono state progettate per essere fluide, inclusive e multisensoriali: il visitatore non osserva passivamente, ma si muove, interagisce, ascolta e talvolta è guidato da performer in carne e ossa che accompagnano la narrazione rendendola viva e umana.

L’aspetto tecnologico gioca un ruolo fondamentale. L’utilizzo di visori di realtà estesa consente di “entrare” letteralmente nei materiali d’archivio, esplorando documenti e ambientazioni storiche in modo immersivo. Tuttavia, grande attenzione è stata data anche all’accessibilità: ogni esperienza è fruibile sia in modalità autonoma che assistita, con voice-over, sottotitoli, percorsi alternativi e strumenti progettati per persone con disabilità sensoriali o cognitive. Questo riflette una filosofia curatoriale orientata all’inclusione, non solo in termini di accesso, ma anche di coinvolgimento emotivo.
In altre parole, il Sisal Immersive Museum rappresenta un nuovo modo di concepire il racconto aziendale, coniugando eredità storica e tecnologie emergenti, in un equilibrio tra memoria, innovazione e narrazione immersiva. È un esempio di come il patrimonio aziendale possa diventare un’esperienza culturale accessibile e coinvolgente per un pubblico ampio, non necessariamente esperto o legato al brand.

La missione di Ultra

Ultra è una giovane realtà italiana, nata nel 2022 all’interno del gruppo Spindox, che si occupa di creare esperienze immersive usando tecnologie come la realtà virtuale, aumentata e mista. Il suo obiettivo è dare vita a mondi digitali coinvolgenti, pensati per raccontare storie, formare persone, promuovere cultura o supportare processi aziendali, sempre mettendo al centro l’esperienza dell’utente.

Fondata da Valentina Temporin e John Volpato, Ultra si muove tra creatività e tecnologia, offrendo un approccio che unisce progettazione narrativa, design visivo e sviluppo tecnico. I suoi progetti spaziano in diversi ambiti: dall’arte e cultura (come musei e archivi), fino all’industria, al turismo e alla formazione aziendale. In ambito culturale, ad esempio, ha collaborato con istituzioni come il MAXXI e partecipato alla Milano Design Week con installazioni virtuali. In campo aziendale, invece, ha sviluppato mondi digitali per banche, poste e aziende dell’energia, occupandosi anche di strumenti formativi in realtà virtuale o di ambienti simulati per il lavoro e la produzione.

Un punto di forza di Ultra è la capacità di integrare le competenze del gruppo Spindox, in particolare nel campo dell’intelligenza artificiale e della simulazione digitale, per offrire esperienze avanzate anche nei settori industriali. Il risultato è un’offerta completa, che va dall’idea iniziale alla realizzazione tecnica, passando per il design dell’esperienza, la modellazione 3D, l’interattività e la fruizione tramite visori o dispositivi mobili.

In sostanza, Ultra si propone come un ponte tra reale e virtuale: crea ambienti immersivi non solo spettacolari, ma anche funzionali, accessibili e pensati per generare valore culturale, educativo o produttivo.

Lorenzo Podda
Lorenzo Podda
Laureato in Scienze Politiche, la mia passione per la comunicazione mi ha spinto nel mondo della Digital Communication. Perché la comunicazione non è solo trasmettere un messaggio, ma creare connessioni che lasciano il segno!

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