Cambiano le modalità di generazione del title nell’anteprima della pagina web. Se questo non descrive adeguatamente il contenuto del documento, Google lo sostituisce.
È noto che, dal 2012, Google Search può modificare in modo automatico il contenuto originale del tag title di un documento web, quando genera lo snippet del documento stesso all’interno di una determinata SERP. Ma quali sono i criteri che determinano tali modifiche? Fino a un mese fa eventuali cambiamenti de title dipendevano essenzialmente dal contenuto della query. Da agosto, però, le cose sono cambiate. Ora Google agisce cercando di rendere il titolo dello snippet più coerente con il contenuto del documento. Dunque attribuisce più peso, rispetto al passato, al testo presente nel body.
In particolare la sostituzione colpisce i tag title con un contenuto troppo lungo o con un numero eccessivo di keyword. In questi casi l’algoritmo va alla ricerca di un contenuto alternativo, che sia più rappresentativo del contenuto dell’intero documento, e lo sostituisce a quello originale del tag title. Il criterio sembra essere di questo tipo: l’algoritmo preferisce inserire nello snippet un testo coincidente a quello che l’utente trova evidenziato, quando accede al documento. La sostituzione avviene nel 15% circa dei casi.
Ovviamente questo non significa che d’ora in poi la qualità del tag title sia da trascurare in un’ottica SEO. Semmai vuol dire che occorrerà prestare maggiore attenzione alla sua capacità di rappresentare, testualmente, ciò di cui parla il documento. Forse la maniera giusta di approcciare il problema consiste nel rendere il contenuto del tag molto vicino, per non dire coincidente, al contenuto del tag di intestazione H1.
A questo punto una domanda sorge spontanea: il contenuto del tag title che accompagna questo articolo è appropriato? Ai lettori (e all’algoritmo di Google) l’ardua sentenza.
Fonte: Google Search Central.
Vedi anche: Meta description lunga. Ha ballato un solo inverno.