Aumentare la consapevolezza
Nel precedente articolo abbiamo visto come la progettazione del design di un sito web tramite un approccio bottom-up assicuri una migliore consapevolezza e risoluzione di molte problematiche legate all’accessibilità. L’approccio top-down, al contrario, partendo dalla determinazione del quadro di alto livello, finisce facilmente per non considerare tutti i fattori che influenzano l’accessibilità. Iniziare dalle specifiche rende più facile individuare e affrontare problemi che altrimenti rimarrebbero insoluti.
Questa consapevolezza diventa particolarmente importante se consideriamo i numeri del fenomeno: si stima che il 16% della popolazione mondiale – 1,6 miliardi di persone – abbia una disabilità significativa. Ciò significa che c’è una vasta gamma di esigenze diverse da tenere in considerazione, aggiungendo il fatto che la maggior parte delle persone non ha esperienza diretta di convivenza con queste condizioni. Di conseguenza, è facile perdere di vista i fattori che influiscono sulla UX di questi utenti particolari.
L’approccio bottom-up è sempre il migliore?
Come abbiamo visto, una filosofia di progettazione di un sito web partendo dal “basso” ottiene risultati migliori quando si vuole ottenere una maggiore accessibilità. Tuttavia, ci sono casi in cui può risultare preferibile adottare un metodo per così dire “tradizionale”. Quale sia il migliore dipende dalla specifica situazione.
Gli approcci dall’alto verso il basso sono un buon modo per garantire la coerenza d’immagine e la riconoscibilità del marchio, poiché si parte dall’idea generale e si basano le decisioni successive su questo concetto. Questo metodo favorisce inoltre la creazione di una gerarchia di progettazione, utile a facilitare un processo decisionale chiaro all’interno del team. Quando qualcuno ha un dubbio, può rivolgersi a chi si trova sopra di lui oppure fare riferimento agli obiettivi più generali del progetto. Tale organizzazione può anche garantire tempi di progettazione e realizzazione più rapidi.
I metodi bottom-up, al contrario, ottengono risultati migliori quando l’accessibilità per un pubblico diversificato è l’obiettivo principale.
Quali potrebbero essere gli svantaggi? Per prima cosa, potrebbe risultare più difficile mantenere una coerenza generale nel design complessivo del sito e delle singole pagine, a fronte della già citata maggiore funzionalità. In secondo luogo, a fronte del vantaggio nell’individuare e risolvere i problemi in anticipo e nella superiore attenzione ai dettagli, bisogna essere pronti ad avere cicli di progettazione più lunghi, che comportano ovviamente costi aggiuntivi.
In ultima analisi, la scelta potrebbe dipendere anche dal team di lavoro e dalla preferenza per uno o l’altro metodo. Le persone pensano e lavorano in modo diverso: alcuni preferiscono un approccio tradizionale, mentre altri trovano più produttivo partire dai dettagli.
Strategie per l’implementazione di un modello di progettazione bottom-up
Se credi che un metodo di progettazione bottom-up sia effettivamente il migliore per il tuo caso, ecco alcuni metodi con i quali puoi implementare questa filosofia.
Parlare con la tua base utenti esistente
Uno dei fattori più importanti nel web design (bottom-up) è quello di centrare il tutto intorno agli utenti. Di conseguenza, la base utenti esistente, sia che provenga da una parte separata dell’attività o da un altro sito che gestisci, è il punto di partenza perfetto. Esamina l’esperienza utente sul sito, in particolare cosa visitano i clienti e quali sono i percorsi web che utilizzano maggiormente. Chiedi poi direttamente quali siano i punti deboli che rilevano, o quali caratteristiche apprezzerebbero trovare sul sito. Eventuali punti in comune tra le risposte meritano l’attenzione maggiore. Puoi anche rivolgerti agli standard WCAG per trarre ispirazione sulle funzionalità accessibili, ma il feedback diretto degli utenti dovrebbe costituire il fulcro degli interventi.
Analizzare le lacune di accessibilità nei progetti conclusi
I siti e i progetti aziendali passati possono essere molto utili nel rivelare con quali specifiche iniziare il nuovo progetto.
Cerca eventuali lacune di accessibilità esaminando i vecchi feedback dei clienti e le cronologie degli aggiornamenti, utilizzando tu stesso questi siti per individuare i problemi. Prendi nota di eventuali ostacoli o problemi di usabilità da affrontare nel prossimo sito web.
Ricordati di documentare tutto ciò che trovi man mano che procedi. Fino al 90% dei dati delle organizzazioni non è strutturato, il che rende difficile l’analisi successiva. Invertire questa tendenza organizzando i risultati e registrando il processo di progettazione accessibile semplificherà i futuri sforzi di ottimizzazione.
Dividi i compiti ma comunica spesso
Tieni presente che una strategia bottom-up può richiedere molto tempo. Uno dei motivi per cui le alternative dall’alto verso il basso sono popolari è perché sono efficienti.
È possibile superare questo ostacolo suddividendo le attività fra team più piccoli. Tuttavia, questi gruppi devono comunicare frequentemente tra loro per garantire unità di progettazione. In questi casi risulta utile un approccio DevOps. DevOps aiuta a raggiungere un time-to-market più rapido e risultati di qualità superiore. Tali vantaggi assicurano una buona produttività ed efficienza anche utilizzando una strategia bottom-up.
Conclusioni
Il design di un sito web è di fondamentale importanza per l’ottenimento di punteggi elevati in termini di accessibilità.
Gli approcci allo sviluppo del tipo bottom-up sono i più adatti a tale scopo, soprattutto nell’attuale modo di concepire i siti web. Una metodologia orientata ai dettagli rende più facile soddisfare le esigenze di un pubblico diversificato su più fronti. Sfruttare al meglio questa opportunità permette di raggiungere nuove nicchie di mercato, oltre che rendere il web un luogo più equo.
Gli standard WCAG della Web Accessibility Initiative sono un buon punto di partenza. Sebbene queste linee guida non descrivano necessariamente come applicare un approccio bottom-up, delineano le esigenze critiche degli utenti e i problemi di accessibilità che un sito web dovrebbe garantire.
È disponibile anche un corso gratuito e completo sui fondamenti dell’accessibilità digitale per designer e sviluppatori. Familiarizzare con questi standard e best practice rende più facile la comprensione del proprio pubblico potenziale, prima ancora di iniziare la progettazione del sito.
Di seguito alcune preziose letture, che possono essere di ispirazione per mettere in pratica un design incentrato sull’accessibilità.
- Inclusive Design for a Digital World: Designing with Accessibility in Mind di Regine M. Gilbert
- Practical Web Inclusion and Accessibility: A Comprehensive Guide to Access Needs di Ashley Firth
- Don’t Make Me Think, Revisited: A Common Sense Approach to Web Usability di Steve Krug