Una nuova criptovaluta per regolare le operazioni finanziarie transfrontaliere. La lancerà Finality International, società costituita dai big mondiali del settore bancario.
14 fra le maggiori banche del mondo intendono lanciare la propria criptovaluta entro la prima metà del 2020. La notizia, che circola da diverso tempo, ha trovato nuove conferme secondo quanto verificato da Reuters e riportato dal Wall Street Journal. L’elenco completo delle banche non è ancora noto, ma dovrebbe includere UBS, Banco Santander, Bank of New York Mellon Corp, State Street Corp, Credit Suisse Group AG, Barclays PLC, HSBC Holdings Plc and Deutsche Bank AG.
Il progetto, guidato proprio della banca svizzera UBS, ha un veicolo. Si tratta di Finality International, società ad hoc nella quale i partner dell’iniziativa hanno investito finora 63 milioni di dollari. Il nome è quanto mai evocativo: in una blockchain la cosiddetta finality è la conferma che tutti i blocchi ben formati non saranno revocati una volta impegnati nella catena.
L’obiettivo del progetto è mettere le banche in condizione di operare con un’infrastruttura distribuita, che si occupi in parallelo sia del pagamento sia del clearing, ossia la gestione di tutte le informazioni necessarie per completare la transazione. L’impiego di una blockchain permetterà di amministrare la nuova criptovaluta, ma forse anche di creare una camera di compensazione. In sostanza le banche potrebbero regolare i loro scambi internazionali senza bisogno di clearing house o altri intermediari, con un evidente risparmio in termini di costi e di tempi. Ricordiamo che oggi le due principali stanze di compensazione sono Clearstream e Euroclear, entrambe basate in Lussemburgo.
Lo sviluppo della nuova moneta digitale si avvale della collaborazione di Clearmatics, una startup di Londra che ha sviluppato una versione derivata della piattaforma Ethereum, adattandola alle esigenze dei mercati finanziari. In questo si potrebbe obiettare che non si tratta di una vera e propria blockchain, ma di un’infrastruttura privata, controllata dalle banche e aperta solo ad esse. Un post di Medium sintetizza in modo efficace i principali risultati conseguiti da Clearmatics nell’ultimo anno.
Quello di Finality International non è l’unico progetto di criptovaluta portato avanti da una banca. JP Morgan, per esempio, ha creato JPM Coin, una moneta digitale per regolare i pagamenti per i clienti che operano nel settore wholesale.