Il progetto MEAP3.0: farmacovigilanza per il Sacco di Milano

da | Dic 5, 2022

Abbiamo avuto il piacere di concludere recentemente lo sviluppo del nuovo Portale destinato al progetto multiregionale MEAP 3.0 (Integrazione ospedale-territorio nelle popolazioni a rischio: riconciliazione terapeutica e counselling farmacologico) finanziato da AIFA e coordinato dal Servizio di farmacovigilanza della ASST-FBF-Sacco di Milano.

Lo scopo richiesto dai ricercatori del Servizio di farmacovigilanza per l’applicativo sviluppato è di raccogliere e tracciare, da una parte, le interazioni tra farmaci, patologie e prodotti non farmaceutici e, dall’altra, le reazioni avverse a farmaci e/o a prodotti non farmaceutici, raccolte dai diversi Centri regionali di Farmacovigilanza coinvolti nel progetto.

Funzionamento del Portale di Farmacovigilanza

Queste informazioni vengono raccolte nell’applicativo in schede consultabili tramite un apposito form di ricerca, il quale consente anche l’esportazione dei dati in formato Excel.

Uno degli aspetti critici dell’applicazione è rappresentato dal modulo di inserimento delle schede di segnalazione, suddiviso in tre parti:

  • Dati generali: in questa sezione vengono inseriti i dati anagrafici riguardanti il paziente e il segnalatore, con la possibilità anche di inserire una o più patologie;
  • Terapia: l’inserimento dei farmaci o altri prodotti non farmaceutici avviene in questo tab; è possibile aggiungere più farmaci e più prodotti non farmaceutici;
  • Interazioni: qui è possibile specificare un’interazione mettendo in relazione gli elementi inseriti nelle precedenti sezioni. Ad esempio: farmaco – farmaco, farmaco – patologia ecc. Per ogni interazione è possibile inserire più effetti ed eventualmente una o più reazioni avverse correlate.

Ogni sezione, con le relative entità coinvolte e le loro rispettive relazioni, compone una scheda. I dati di quest’ultima possono essere salvati come una bozza, se non si è compilato interamente il form, oppure in maniera definitiva se sono stati inseriti tutti i dati necessari.

Indipendentemente dalla tipologia di salvataggio, l’applicazione deve generare il grafo rappresentante la scheda prima che avvenga l’inserimento nel database.

Conseguentemente, salvare un’entità così strutturata risulta essere un compito non banale, considerando che ci possono essere riferimenti circolari: un’interazione può infatti far riferimento ad elementi (farmaci, patologie ecc.) non ancora registrati sul database.

Per le solite ragioni anche il ripristino di una scheda è un’operazione laboriosa.

Alla luce di queste valutazioni il progetto fa affidamento su tecnologie affidabili ed ampiamente testate:

  • Backend: Java, Spring e Hibernate;
  • Frontend: Angular.

Conclusioni

Al di là degli aspetti tecnici trattati nell’articolo, ritenevamo importante condividere l’esperienza vissuta con i ricercatori del Servizio di Farmacovigilanza della ASST-FBF-Sacco, con i quali sin dall’inizio abbiamo fruttuosamente collaborato in tutte le fasi dello sviluppo.

Il tema della farmacovigilanza è infatti molto attuale e sentito, specie in questo terribile periodo di emergenza; in tale ambito abbiamo anche attivato, nel 2018, una specifica partnership con il Laboratorio “Soluzioni Tecnologiche per la Farmacologia Clinica, la Farmacovigilanza e la Bioinformatica” (“Technological Solutions for Clinical Pharmacology, Pharmacovigilance and Bioinformatics”, SCARAB LAB) dell’Università degli Studi di Firenze.

A questa pagina trovi tutte le informazioni sulla collaborazione.

Sandro Pinna
Sandro Pinna
Dopo la laurea in Governo d’Impresa mi sono dedicato a molte attività, tutte di diversa tipologia, ma alla fine mi sono dedicato a quello che più mi appassionava: il digital marketing.

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