Il futuro del fashion è verde. Sostenibilità ed etica ambientale

da | Lug 6, 2021

PER UNA MODA SOSTENIBILE E RESPONSABILE

Con l’aumento della popolazione mondiale e una sempre maggiore richiesta da parte dei consumatori, è aumentata la pressione sulle risorse naturali del pianeta. L’impatto dell’umanità ha profondamente modificato i processi naturali, dal surriscaldamento globale alla scarsità di risorse, e gli studi sono ormai concordi nel rivolgere a tutti noi il monito di ridurre la nostra impronta entro il 2050.

Persino il modo in cui progettiamo, produciamo, trasportiamo e poi scartiamo i vestiti ha un enorme impatto sociale e ambientale.

Vediamo quindi che i concetti di responsabilità e sostenibilità stanno rapidamente diventando fattori essenziali nelle decisioni aziendali: in questo senso, la gestione della logistica e della supply chain nel settore della moda assume un ruolo centrale nella strategia aziendale.

Si stima che nel prossimo decennio le scelte dei consumatori saranno sempre più influenzate dalla posizione dei Brand in tema di sostenibilità. I nuovi consumatori avranno esigenze completamente nuove e orienteranno la domanda sui marchi che saranno in grado di rinnovarsi, proiettando sulla propria immagine e sui propri prodotti tutto quel ventaglio di valori e credenze, in linea con la nuova sensibilità globale.

Da una parte si assisterà ad una crescita nel consumo di prodotti realizzati con materie prime sostenibili: dai materiali riciclati a quelli a minor impatto di Co2, come il cotone organico al posto del cotone tradizionale. Dall’altra, nasceranno nuovi modelli di business, che oggi si definiscono “circolari”, ovvero basati su un ciclo di vita del prodotto, che mira ad uno sfruttamento intensivo dell’oggetto stesso attraverso rivendita, noleggio e, in una certa misura, riparazione e ristrutturazione.

Sono già molti i Brand che hanno lanciato intere collezioni basate su un sistema circolare o basate su materie prime eco-friendly. Rebook ha dato vita alla prima sneakers in plastica riciclata, così come Adidas, che ha venduto oltre 1 milione di scarpe prodotte al 95% con materiali di riuso.

H&M, Zara e Mango, hanno attivato politiche di marketing volte a promuovere il riciclo degli abiti, che possono essere portati in negozio, dove verranno lavorati e riutilizzati per dar loro una nuova vita.

RIUSO, RICICLO, RECUPERO

Senza dubbio le aziende hanno la possibilità ed il dovere etico di contribuire a modelli di consumo più sostenibili. Basti pensare a queste ed altre iniziative di riuso, riciclo e noleggio messe in atto da sempre più Brand a livello globale.

In quest’ottica, si assiste ad un nuovo trend che abbraccia lo stile stesso che i principali brand del fashion propongono oggi alla propria platea di acquirenti: lo stile vintage ed un design “senza tempo” sono il nuovo approccio nel guardare all’abbigliamento.

Ma la principale responsabilità delle aziende di moda è ovviamente quella di modificare le proprie pratiche e strategie di produzione, distribuzione e marketing verso una maggiore sostenibilità interna.

SOSTENIBILITà DIGITALE

Per aumentare le prestazioni e incoraggiare modelli di produzione e consumo più sostenibili, ci si affida principalmente alla tecnologia. 

Grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning, ad esempio, i Brand più virtuosi riusciranno a ridurre le eccedenze di magazzino, rendendo più snello e flessibile il processo di acquisto per il cliente, favorendo la personalizzazione del prodotto e dell’esperienza d’acquisto.

Magazzini ottimizzati permettono di migliorare la produttività degli operatori, minimizzare i trasporti necessari e pianificare al meglio la produzione, riducendo il rischio di stoccaggio e dei costi di inventario.

 

La flessibilità della supply chain permetterà un risparmio nei passaggi della filiera, rendendola efficiente e controllabile sotto il profilo degli standard qualitativi. Poter tracciare ed ottimizzare i processi in ogni step garantirà, da un lato, una riduzione nell’impatto ambientale e sociale, e dall’altro, un saving nei costi di produzione.

Una buona previsione della domanda, unita ad una gestione ottimizzata del magazzino e dei trasporti, sarà la chiave per la creazione di un ecosistema del tutto innovativo e che garantirà efficienza e creerà valore per il cliente.

L’adozione di un buon sistema di analisi dei dati, basato su metriche intelligenti e automatizzate dimostrerà quanto la sostenibilità non sia solo un concetto rivolto ai nuovi Hyppie, ma sia uno dei fattori che maggiormente impatta economicamente sui risultati delle Aziende di oggi.

Più le Aziende accoglieranno questo principio nelle proprie strategie, più creeranno circoli virtuosi di valore che si estenderanno su processi, clienti ed investitori, orientando anche il destino della nostra Terra.

IL FUTURO è ADESSO

Non solo nel mercato del Fashion, ma anche nel Manufacturing ed in altri settori, le Aziende fanno già largo uso di algoritmi ed intelligenza artificiale per sostenere e ottimizzare le proprie strategie di business, diventando giorno dopo giorno più efficienti e sostenibili.

Grazie a Ublique ed i suoi moduli dedicati all’ottimizzazione del magazzino, dei trasporti e alla previsione della domanda, il futuro è già qui.

Garantendo efficienza e ottimizzazione, Ublique aiuta le Aziende ad accrescere gli standard qualitativi, ridurre gli sprechi e migliorare l’impatto ambientale e sociale dei processi.

Giada Fioravanti
Giada Fioravanti
Quando mi sono iscritta a FB ho usato questa citazione della Dolce Vita per descrivermi: «Sono troppo serio
 
per essere un dilettante, ma non abbastanza per diventare un professionista». Poi mi sono laureata, ho preso 

un dottorato, ho iniziato a lavorare nell’ambito della comunicazione e del marketing e ho capito che si poteva 

essere dei professionisti. L'importante era non prendersi troppo sul serio.

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