Il marketing per le auto di lusso nasce già sulla catena di montaggio

da | Ago 26, 2022

Aggiornare periodicamente un acquirente nel settore automotive del lusso è il presupposto per una strategia di marketing il più possibile coinvolgente. Centrali, in quest’ottica, sono i materiali fotografici che documentano l’avanzamento nell’assemblaggio dell’autovettura.

Strategie di marketing nel settore automotive del lusso

«A innescare cambiamenti e processi d’innovazione, il più delle volte, è l’esigenza di soddisfare, qui e ora, la richiesta di un cliente». È su questo aspetto che insiste Cristiano Carlevaro, Managing Director di Spindox Labs, nell’introdurmi alla genesi di Car un progetto avviato e alimentatosi a più riprese tra le sedi di Trento e Maranello del gruppo Spindox.

Il cliente, in questo caso, è in attesa della sua auto nuova e scintillante. Il punto, però, è che i tempi di produzione previsti da un’azienda automotive del lusso sono diversi da quelli a cui siamo comunemente abituati, essendo diversa la cura riposta nei dettagli e nella personalizzazione del prodotto. È norma, dunque, che tra il momento dell’acquisto e quello della consegna in concessionaria intercorrano anche parecchi mesi. In tale lasso di tempo, tenere periodicamente aggiornato l’acquirente, renderlo in qualche misura partecipe rispetto al processo di produzione, rientra in una strategia di marketing concepita per essere il più possibile coinvolgente.

L’impiego di immagini dalla catena di montaggio per un approccio emozionale

Il percorso di avvicinamento al giorno della consegna è scandito da una comunicazione che il brand ritaglia attentamente sui suoi customer. Prevale un approccio emozionale, con ricorso prevalente all’uso di immagini. Il che spiega la rilevanza assunta dai materiali fotografici relativi allo stato di avanzamento nell’assemblaggio dell’autovettura. La precisione nel documentare i passaggi, il ricorso ad accorgimenti tecnici nell’adempimento – anche normativo – delle suddette operazioni sono stati presi in carico da Spindox Labs.

Roberto Larcher in Spindox Labs è Technical Project Leader. Di fronte allo schermo del suo pc, mi guida lungo una catena di montaggio del settore automotive. L’esplorazione a distanza si avvale di un sistema di foto seriali degli ambienti di produzione. Il sistema, sviluppato in precedenza sempre da Spindox, è ora parte stessa del processo produttivo. Lo spazio di lavoro è popolato da molteplici componenti tecnologiche, essendo in quegli ambienti che avviene il “confezionamento” definitivo del prodotto. Per questo, l’obiettivo è di “scremare” le foto scartando automaticamente quegli scatti che ritraggono dettagli superflui o di disturbo. Ad esempio, un cartello d’avviso lì a segnalare passaggi di lavorazione da ultimare. Oppure operai al lavoro, che la legislazione in materia di privacy impedisce di ritrarre. E ancora, imperfezioni estetiche presenti nel telaio o nell’abitacolo di un’autovettura. Tutti fotogrammi che, se non passati a vaglio attento, rischierebbero di inficiare quell’immagine puntuale e precisa da restituire all’acquirente.

Un laboratorio ininterrotto di idee e soluzioni

Le tecnologie impiegate per i processi descritti, rientranti nell’ambito della Computer Vision, sono state approfondite da Spindox Labs a più riprese. È in tal senso MIMEX, il progetto europeo di Micro-Market Experience tuttora in via di sviluppo, a dover essere considerato il laboratorio più provvido. Qui sono stati approfonditi gli strumenti di People Identification per individuare la presenza di persone in spazi chiusi. Qui, con tecniche di Object Detection, si è giunti a rilevare la presa e il rilascio di oggetti attraverso software di visione ed elaborazione continua di fotogrammi. Stesso discorso per Pose Estimation, Image Processing e Defeat Detection, tecniche anch’esse impiegate nel progetto Car photo shooting, rientranti nel bagaglio di competenze accresciutosi con MIMEX e, quel che più conta, destinate a sviluppi ulteriori in altri contesti.

È infatti sugli scenari futuri per gli applicativi realizzati da Spindox Labs nel settore automotive del lusso che Carlevaro non manca d’insistere. Ad esempio, individuare per tempo situazioni di pericolo durante i processi di produzione come nel caso di dispositivi automatici di sicurezza sul lavoro. O, ancora, rilevare situazioni di emergenza o difetti lungo la catena di montaggio per consentire di correggere anomalie e imperfezioni prima che si arrivi a fine linea. Sono alcune delle evoluzioni immaginabili. Il filo conduttore è facile da rintracciare. Sta nella coerenza interna e nella forza d’innovazione della ricerca targata Spindox.

Francesco Altamura
Francesco Altamura
Storico di formazione e archivista per attitudine, dopo il dottorato ha lavorato per fondazioni e istituti di ricerca. Sempre sulle tracce della modernità industriale, si sforza di mantenere uno “sguardo contemporaneo, per le cose lontane”.

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