L’importanza del packaging nell’ottimizzazione del magazzino

da | Ago 24, 2021

Quello che una volta era definito imballaggio, oggi prende il nome di packaging e rappresenta sia un utile strumento per la comunicazione e il marketing, sia un elemento fondamentale nell’organizzazione della supply chain e l’ottimizzazione del magazzino.

L’Istituto Italiano Imballaggio considera packaging l’insieme di strumenti atti a contenere, proteggere, conservare e presentare un prodotto, oltre all’insieme delle attività necessarie al confezionamento, allo stoccaggio e alla distribuzione di una merce.

Con l’arrivo della pandemia e i rapidi cambiamenti che ne sono conseguiti, facendo riferimento nello specifico all’acquisto tramite e-commerce e alla riorganizzazione di tutta la filiera logistica, si sono andate creando sempre nuove sfide anche per il settore del packaging. Già prima del Covid-19 il volume degli ordini e degli acquisti online era andato aumentando progressivamente e inesorabilmente, ma nel 2020 il Coronavirus ha determinato un’impennata senza precedenti di questa tendenza. Tutto questo ha comportato una maggiore attenzione anche al ruolo del packaging nella logistica.

Si stima che nel prossimo decennio le scelte dei consumatori saranno sempre più influenzate dalla posizione dei Brand in tema di sostenibilità. I nuovi consumatori avranno esigenze completamente nuove e orienteranno la domanda sui marchi che saranno in grado di rinnovarsi, proiettando sulla propria immagine e sui propri prodotti tutto quel ventaglio di valori e credenze, in linea con la nuova sensibilità globale.

Il packaging ha dovuto affrontare problemi legati ai trasporti, alla catena del freddo sia in ambito alimentare che farmaceutico (si pensi alla conservazione e alla distribuzione dei vaccini), alla protezione e alla sicurezza dei lavoratori e dei consumatori (con riferimento ai sistemi contactless) e alla relativa corretta comunicazione, senza mai trascurare la sostenibilità ambientale oltre che economica. Infatti, l’imballaggio deve poter garantire la protezione della merce e dei lavoratori, ma deve anche rimanere economicamente vantaggioso. Si richiede perciò di trovare un equilibrio tra le prestazioni richieste ed il costo per realizzarle, dal punto di vista dei materiali, degli strumenti e della forza lavoro.

Parlando invece di sostenibilità ambientale è molto importante che l’imballaggio sia facilmente riciclabile e nella minor massa possibile, per rispettare l’ecosistema e le materie prime impiegate.
Il packaging, quindi, non è solo caratterizzato dal colore di una scatola, dallo slogan su una confezione o dalla forma di un involucro, ma rappresenta uno snodo centrale in un processo molto complesso che comprende praticità di trasporto, mantenimento del prodotto, esposizione a scaffale e corretto uso da parte dell’utilizzatore finale.
In altre parole, se il packaging è debole, tutta la filiera logistica rischia di essere indebolita.

Il packaging: non solo bello, ma anche funzionale

Il packaging non deve solo attirare l’occhio del consumatore nella scelta di un prodotto a scaffale, ma deve rispondere ad esigenze funzionali, normative ed ecologiche, proprie della logistica e della supply chain. La confezione/imballaggio di un prodotto non deve comunicare solo con il consumatore finale, ma anche e soprattutto con tutta la catena logistica: per questo è progettato per agevolare la conservazione in magazzino ed il trasporto dai luoghi di produzione a quelli di consumo.

 

Packaging
Packaging e sostenibilità

Il packaging è uno strumento centrale nella supply chain in quanto contiene, conserva, permette di trasportare, consumare e comunicare attraverso codici ed etichette.

I manuali di marketing descrivono e caratterizzano il packaging tramite le cosiddette “Quattro P”:

  • Product (prodotto), in quanto il packaging è parte integrante del prodotto contenendolo e proteggendolo;
  • Price (prezzo), comunicando col pubblico caratteristiche e specificità;
  • Place (distribuzione), ne determina la gestione logistica e la conservazione in magazzino e a scaffale;
  • Promotion (promozione o comunicazione), la dimensione della confezione influisce sul prezzo unitario.

Nel nostro paese, dal punto di vista normativo, gli imballaggi sono distinti, in base alla funzione e alla destinazione d’uso, in tre diverse categorie ovvero imballaggio primario, secondario e terziario.

  • L’imballaggio primario è quello che si trova a stretto contatto con il prodotto e riporta spesso tutte le informazioni principali come ingredienti, scadenze ed allergeni. L’imballaggio primario, per queste sue caratteristiche, richiede massima attenzione durante la fase di produzione aziendale dell’imballaggio.
  • L’imballaggio secondario è l’imballaggio multiplo e serve a raggruppare un certo numero di unità di prodotto, indipendentemente da come sia venduto al consumatore. Serve principalmente a facilitare il rifornimento degli scaffali nel punto di vendita. Un esempio è quello delle sei bottiglie di acqua in un’unica confezione. Mentre l’imballaggio primario comunica con il cliente tramite informazioni e scadenze, quello secondario presenta codici che il consumatore non è in grado di leggere senza appositi strumenti. Questi codici, infatti, non sono rivolti agli acquirenti, ma servono a mettere in comunicazione i vari fornitori con i responsabili della logistica. L’imballaggio secondario inoltre ha il compito di proteggere i packaging individuali nelle fasi di movimentazione, stoccaggio, trasporto e distribuzione o da una possibile esposizione/contaminazione con agenti esterni.
  • L’imballaggio terziario, detto anche imballaggio per il trasporto, è concepito in modo da facilitare la manipolazione e il trasporto di merci, per evitare danni connessi ad urti o schiacciamenti. Esempi di imballaggio terziario sono i pallet e gli scatoloni contenenti altre confezioni, ma non comprende i container o i packaging molto voluminosi. In questo modo si producono gli imballaggi terziari, chiamati colli, con misure convenzionali a livello nazionale ed internazionale per facilitarne il trasporto e migliorarne la movimentazione.

Packaging e slotting: le parole d’ordine per un magazzino ottimizzato

Tra le finalità logistiche, legate alle operazioni di confezionamento ed imballaggio, ci sono quelle che favoriscono la movimentazione dei prodotti attraverso il trasporto e l’ottimizzazione dello spazio nel magazzino. Il risparmio che si ottiene sui costi di trasporto e stoccaggio può essere molto rilevante e per questo si studiano metodi sempre più efficaci per favorire le operazioni di distribuzione, accatastamento, esposizione, uso, riutilizzo, riciclaggio e smaltimento.

Dal punto di vista logistico, sono fondamentali i requisiti funzionali del packaging che comprendono gli aspetti più pratici dell’imballaggio, ovvero quelli relativi al contenimento, alla protezione, e al trasporto del prodotto. Tra questi rientrato anche i requisiti prestazionali che riguardano il prodotto nei suoi vari passaggi, dalla produzione alla gestione. Le prestazioni della confezione sono legate al volume occupato, alla relativa superficie, alla capacità, all’ingombro, all’impilabilità, alla leggerezza, ecc.
Tutti questi elementi legati al packaging sono fondamentali per orientare al meglio la gestione del magazzino, evitando sprechi di tempo e di spazio.

Il layout del magazzino e la scelta del packaging sono due attività fortemente correlate tra loro perché definiscono la mappatura degli spazi, la scelta degli scaffali e la movimentazione dei colli.

La soluzione dedicata al Warehouse Optimization di Ublique contiene uno specifico modulo dedicato allo slotting che permette di individuare la migliore posizione per ogni articolo, tenendo conto dei flussi del magazzino, della movimentazione delle merci e delle rotte di picking evitando i colli di bottiglia. Ottimizzare lo slotting di un magazzino vuol dire posizionare gli articoli in modo efficace ed efficiente, con l’obiettivo di ampliare la zona dove è più facile e veloce raggiungere le merci per il trasporto e la spedizione.
L’utilizzo di Ublique nella gestione del magazzino garantisce un miglioramento nel tracciamento e monitoraggio delle merci e una maggiore ottimizzazione degli spazi e della forza lavoro.

La gestione del magazzino rappresenta una parte fondamentale dell’organizzazione interna della supply chain di un’impresa, dunque è evidente che attraverso una collaborazione tra un packaging più funzionale e performante e sistemi di ottimizzazione matematica e artificial intelligence è possibile massimizzare le prestazioni e minimizzare i costi, con l’obiettivo di ottenere un miglioramento nella gestione generale delle operazioni svolte, nell’utilizzo degli spazi utilizzati, nella riduzione degli errori che si possono verificare e nel miglioramento della qualità del prodotto o servizio offerto.

Giada Fioravanti
Giada Fioravanti
Quando mi sono iscritta a FB ho usato questa citazione della Dolce Vita per descrivermi: «Sono troppo serio
 
per essere un dilettante, ma non abbastanza per diventare un professionista». Poi mi sono laureata, ho preso 

un dottorato, ho iniziato a lavorare nell’ambito della comunicazione e del marketing e ho capito che si poteva 

essere dei professionisti. L'importante era non prendersi troppo sul serio.

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