Mondiali di robotica: da Ivrea all’Australia, il sogno di otto giovani maker

da | Giu 29, 2019

Sono partiti per Sydney con un obiettivo: vincere RoboCup Junior 2019, il campionato mondiale di robotica fra scuole. Cinquantadue nazioni in gara, due minuti per dimostrare di essere i più bravi. Da oggi raccontiamo l’avventura dei ragazzi dell’IIS Camillo Olivetti di Ivrea e dei loro professori.

Chiamateli maker, appassionati di robotica fai-da-te, nerd. O semplicemente studenti. Vengono da tutto il mondo e si incontreranno dal 2 al 8 luglio a Sydney, in Australia, per disputare una competizione molto speciale. Quelli del RoboCup Junior 2019 saranno infatti dei mondiali fra robot, progettati, realizzati e programmati interamente da team di giovanissimi under 14 e under 19.

A Sydney ci sarà anche una squadra italiana, che Spindox ha deciso di sostenere. È formata dagli otto ragazzi dell’IIS Camillo Olivetti di Ivrea i quali, dopo aver vinto ad aprile 2019 le selezioni nazionali a San Giovanni Valdarno (AR), affrontano ora la sfida più grande: diventare campioni del mondo. I magnifici otto si contenderanno il titolo con giovani di 52 nazioni. India, Giappone e Usa saranno avversari difficili da battere, ma i nostri ragazzi, che fra l’altro hanno affrontato da poco anche l’esame di maturità, partono per l’Australia carichissimi.

Paolo Costa si fa raccontare dai ragazzi dell’ IIS Olivetti di Ivrea come si svolgerà il loro spettacolo robotico

Paolo Costa si fa raccontare dai ragazzi dell’ IIS Olivetti di Ivrea come si svolgerà il loro spettacolo robotico

Quando si tratta di contribuire allo sviluppo della comunità locale dove è insediata, Spindox non si tira indietro. Avendo sempre riservato un’attenzione particolare ai giovani e alla scuola, anche attraverso esperienze di alternanza scuola-lavoro, abbiamo subito deciso di finanziare la spedizione australiana. Soprattutto, abbiamo deciso di raccontarla. Perché è una storia di coraggio, passione e intraprendenza, che merita di essere conosciuta. Una di quelle storie che smontano i luoghi comuni sui giovani di oggi, spesso accusati di essere distratti, apatici e privi di interessi.

Da oggi, per una settimana, seguite il nostro racconto a puntate. Anche se i veri narratori saranno proprio i ragazzi, con i loro smartphone. Ci racconteranno il viaggio a Sydney, le situazioni che incontreranno laggiù e soprattutto le emozioni che proveranno. Noi le proporremo sulle pagine di Facebook, YouTube e LinkedIn. Non solo storie su Instagram, ma una vera e propria telecronaca: ogni giorno i ragazzi pubblicheranno un docu-reality per farci fare il tifo da casa. Con l’hashtag #RoboCup2019/Ivrea potremo seguire in prima fila il film del loro viaggio.

RoboCup Junior, un match fra robot e umani

Due team di giovanissimi si sfidano al RoboCup Junior nella categoria Soccer

Due team di giovanissimi si sfidano al RoboCup Junior nella categoria Soccer

Il senso dalla RoboCup Junior non è tanto la concorrenza fine a sé stessa. L’obiettivo principale è di tipo didattico. Si tratta di coinvolgere i ragazzi all’interno di un ambiente d’apprendimento dove possano ampliare le loro conoscenze e sviluppare soluzioni sempre più sofisticate anno dopo anno. D’altra parte, l’interesse per la robotica educativa è cresciuto molto in questi anni. Imparando ad assemblare un robot e a programmarlo, gli studenti sviluppano il pensiero computazionale, e quindi la loro attitudine all’analisi e al problem solving. In Italia anche il MIUR riconosce l’importanza di questo approccio

La RCJ si divide in tre principali categorie: Soccer, dove i robot hanno l’obiettivo di sfidarsi in una partita di calcio; Rescue, che prevede invece il superamento di percorsi a ostacoli per portare in salvo oggetti di vario tipo; e infine OnStage, che include una gamma di possibili spettacoli a scelta tra cui danza, teatro, narrazione o installazioni d’arte. Ogni categoria ha un proprio regolamento, ma c’è una ragola comune: i robot devono agire in maniera autonoma, senza alcun controllo umano remoto.

OnStage Advanced

Una rappresentazione teatrale di Star Wars per la categoria OnStage. In scena, attori robotici e attori in carne e ossa. I ragazzi dell’IIS Olivetti allestiranno Lo schiaccianoci di Čajkovskij.

Una rappresentazione teatrale di Star Wars per la categoria OnStage. In scena, attori robotici e attori in carne e ossa. I ragazzi dell’IIS Olivetti allestiranno Lo schiaccianoci di Čajkovskij.

Durante la prova ogni team sarà giudicato nelle seguenti aree: Technical Demonstration (dimostrazione tecnica), Technical Interview (intervista tecnica) e OnStage Performance (spettacolo sul palco).

Technical Demonstration

I partecipanti dovranno descrivere e dimostrare la capacità della loro macchina, la sua interazione con l’essere umano, mostrare i sensori e gli algoritmi che hanno sviluppato e le tecnologie coinvolte. Il tutto in cinque minuti.

Technical Interview

Si tratta di un’intervista privata di circa 15 minuti rivolta a tutti i membri del team dai giudici. I robot e i criteri di programmazione saranno esaminati dal punto di vista tecnico. I giudici saranno interessati soprattutto a determinare la comprensione da parte dei ragazzi delle tecnologie robotiche che hanno scelto. Le squadre che hanno adottato scelte più originali e creative saranno premiate con punti molto alti.

OnStage Performance

Il vero e proprio spettacolo che coinvolge robot e ragazzi. Nel breve spazio di due minuti, i concorrenti dovranno dimostrare originalità, creatività e innovazione. Dovranno intrattenere al meglio il pubblico per ottenere punteggi alti.

Dietro le quinte dell’innovazione

Araldo dell’innovazione, la quale pervade da sempre la storia di Ivrea, il gruppo dell’IIS Olivetti ha scelto di chiamarsi Eporedia Nutcracker (Eporedia è il nome che gli antichi romani davano alla città). Con l’eredità di Camillo Olivetti come monito, si è portati a ragionare fuori dagli schemi, a pensare in grande; dopotutto, dietro ad ogni grande innovazione c’è sempre un grande sogno. Così come Olivetti, di ritorno dall’America ricco di nuove idee da far germinare in Italia, anche i nostri giovani pionieri, vinti o vincitori, torneranno a casa arricchiti da tutto ciò che potranno vedere ed imparare dalla loro esperienza ai mondiali di RoboCup Junior a Sydney. E questa è senza alcun dubbio la più grande conquista.

Martina Raimondo
Martina Raimondo
Sostiene di essere comandata da io Egemoni che prendono il sopravvento su di lei: un po' fotografa, un po' celtica, un po' business woman. È polemica per natura, non per volere: ci prova ad essere accondiscendente, eccetto quando si deve scegliere dove andare a mangiare.

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