È prossima la conclusione di SERMAS, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe – Research and Innovation Actions
Dialogo con i membri di Spindox Labs in occasione dell’ultimo meeting di progetto
Verso un bilancio dei risultati di progetto
«Lavorare con agenti conversazionali è complesso e supera il concetto di Wrapper GPT perché portare in produzione, garantendo funzionalità stabili, richiede un lavoro ulteriore di raffinamento».
Sono queste alcune delle considerazioni con le quali Luca Capra, dalla sua preziosa prospettiva di Technical Project Leader in Spindox Labs, ha offerto riscontri molteplici riguardanti SERMAS – Socially-acceptable Extended Reality Models and Systems – a seguito del Consortium Meeting tenutosi a Londra gli scorsi 2 e 3 luglio.
Quello tenutosi presso la sede dei partner di progetto del King’s College London è stato l’ultimo dei Consortium Meeting in programma, essendo SERMAS stato avviato nell’ottobre del 2022 per una durata complessiva di 36 mesi. Coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia nella persona del Professor Lorenzo Sabattini, il progetto si è posto quale obiettivo l’impiego di sistemi di eXtended Reality (XR) nell’offerta di alcuni servizi, ponendo cura affinché l’interazione con tale tecnologia non provocasse negli utenti diffidenza o disagio.
L’incontro a Londra tra gli otto partner del consorzio è valso, in vista della final review di progetto, ad un’organizzazione dei tempi di lavoro per le scadenze prossime, ad una programmazione degli step per gli ultimi deliverable in programma, all’individuazione di passaggi coordinati in prossimità della chiusura di progetti avviati con la open call OC2 DEMONSTRATE, finalizzata all’impiego delle tecnologie XR del toolkit SERMAS. Un fronte ampio di carattere organizzativo quello nella due-giorni londinese, ma senza dubbio anche qualcosa di più: l’occasione preziosa per un confronto allargato. Come rilevato da Mario Conci, Project Manager di Spindox Labs, «un passaggio prossimo alla conclusione dell’esperienza con la possibilità per ciascun partner di presentare operato e risultati per i propri obiettivi, in relazione a quelli complessivi di progetto».
Il contributo di Spindox Labs
Spindox Labs, dopo lo sviluppo della parte software con costruzione di architettura e toolkit opensource abilitante i pilot di progetto per le esigenze specifiche degli end user, si è occupata di una stabilizzazione delle caratteristiche tecniche del sistema in modo che fosse replicabile da utenti esterni. Inoltre, l’ingresso in SERMAS di nuovi partner attraverso open call ha richiesto lavoro con essi per moduli da aggiungere al toolkit e sviluppo di pilot ulteriori, fornendo altresì supporto nella stabilizzazione complessiva del sistema.
Riguardo alla realizzazione dei due pilot previsti per Poste Italiane, il Post Office Agent è stato concepito all’interno di un chiosco con l’obiettivo di rapportarsi con gli utenti ricorrendo a voce, linguaggio, movimenti del corpo per indirizzare a servizi diversificati, come, ad esempio, prendere appuntamenti. Il Receptionist Agent è stato, al contempo, preposto quale robot a funzioni di accoglienza, fornendo informazioni e guidando verso uffici. Marco Piazzola, Senior Developer di Spindox Labs, fornisce dettagli riguardo ai requisiti funzionali sviluppati:
«L’interazione con l’ambiente circostante passa attraverso la percezione dell’utente – la cui presenza è avvertita attraverso sensori – e l’interazione con quest’ultimo avviene instaurandovi un flusso di dialogo. Allo stesso tempo vengono fornite, in tema sicurezza, indicazioni sui comportamenti da tenere all’interno dell’ufficio postale. Sul versante communication, l’interpretazione dei flussi audio – speech to text – avviene ignorando i rumori di fondo».
Un complesso di accorgimenti esteso, al contempo suscettibile di approfondimenti ulteriori.
Proiezioni verso un futuro imminente
In una prospettiva di context engineering, un aspetto particolarmente importante ai fini dell’interazione sarebbe, rileva Luca Capra, di
«Sfruttare al meglio le informazioni dei vari sensori e gli output dei modelli di Intelligenza Artificiale per fornire una comprensione dell’ambiente ancor più consistente e al contempo in linea con gli obiettivi deli use case».
Un aspetto di particolare rilevanza ai fini dell’interazione, collocabile indubbiamente tra gli obiettivi a lungo termine.
Per gli sviluppi prossimi, connessi con la fase progettuale di exploitation e, più ingenerale, con il nodo delle modalità di technology transfer, è Cristiano Carlevaro a fare il punto:
«L’exploitation del progetto si sta concentrando sull’integrazione e l’ottimizzazione dei componenti sviluppati, con l’obiettivo di trasferire i risultati in contesti applicativi concreti a medio e lungo termine. In particolare, SERMAS ha generato soluzioni modulari e interoperabili, facilitando il riutilizzo tecnologico in ambiti come la robotica collaborativa, la simulazione avanzata e il decision support system. È stata posta attenzione alla scalabilità delle architetture software sviluppate (ad esempio toolkit, microservizi, API standardizzate) e alla compliance con i principali framework normativi. Il piano di exploitation – prosegue il Managing Director di Spindox Labs – prevede il coinvolgimento diretto dei partner industriali per la validazione in ambienti reali (TRL 6–7), favorendo così un rapido passaggio dal prototipo alla fase pre-commerciale. Inoltre, l’adozione di metodologie DevOps e il supporto a standard di interoperabilità (es. ROS2, HL7, OPC UA) rendono le soluzioni tecnicamente pronte per essere integrate in pipeline esistenti, garantendo sostenibilità e continuità oltre la durata del progetto».
Una proiezione – quest’ultima – protesa verso un futuro imminente carico di potenzialità per Spindox Labs, come pure, in prospettive molteplici, per ciascuno dei componenti del consorzio.