Realm: Stackhouse con Flowerbase garantisce continuità

da | Lug 14, 2025

Hai un’applicazione basata su Realm? Ecco una notizia cattiva e una buona. La cattiva è che dal 30 settembre la storica piattaforma di sincronizzazione per applicazioni mobili non sarà più supportata. La buona è che c’è Flowerbase.

Il conto alla rovescia per la dismissione di Realm è ufficialmente iniziato.
A partire dal 30 settembre 2025, MongoDB interromperà il supporto alla sua storica piattaforma di sincronizzazione per applicazioni mobili. Una decisione che avrà ripercussioni significative su migliaia di app. Molte applicazioni, infatti, dipendono da Realm per garantire la sincronizzazione dei dati e il funzionamento offline, due funzioni ormai essenziali per l’esperienza utente.
Per le aziende, si tratta di una vera e propria emergenza tecnologica che richiede risposte rapide e soluzioni affidabili. Senza un piano di migrazione adeguato, molte applicazioni rischiano di diventare obsolete o non più funzionali.
In questo scenario complesso, Stackhouse, società del gruppo Spindox, presenta Flowerbase, una soluzione pensata per offrire una transizione fluida e sicura da Realm.

MongoDB: il motore dietro le app moderne

Mongo DB è un sistema di gestione dei dati, quello che in termini tecnici si chiama “database”. In parole semplici, è un software che permette di archiviare, organizzare e consultare informazioni in modo efficiente, anche quando si parla di grandi volumi di dati. Oggi è utilizzato da migliaia di aziende in tutto il mondo, soprattutto in applicazioni web e mobili.

A differenza dei database tradizionali, che salvano i dati in tabelle rigide, simili a fogli Excel con righe e colonne fisse, MongoDB adotta un approccio molto più flessibile. I dati vengono salvati in documenti strutturati come file JSON (una sorta di elenco ordinato di informazioni con nomi e valori), che si adattano perfettamente a contenuti complessi e in continua evoluzione. Questo significa che è possibile, ad esempio, salvare in un unico documento tutte le informazioni relative a un utente: nome, e-mail, indirizzi, preferenze, cronologia degli acquisti e altro ancora, senza dover spezzettare questi dati in tabelle separate.

Questo modello rende MongoDB molto adatto alle applicazioni moderne, dove i dati cambiano spesso, crescono velocemente e devono essere disponibili in tempo reale, magari su più dispositivi contemporaneamente. È anche uno strumento molto amato dagli sviluppatori perché consente di lavorare in modo più rapido, senza dover definire schemi rigidi prima ancora di iniziare.

Un altro punto di forza di MongoDB è la scalabilità: può funzionare su un singolo server, ma anche su sistemi distribuiti che gestiscono milioni di utenti, senza perdere in velocità o affidabilità. Inoltre, la versione cloud, chiamata MongoDB Atlas, offre un’infrastruttura già pronta all’uso, sicura e accessibile ovunque, utilizzata da aziende di ogni settore, dalla finanza alla logistica, dal commercio elettronico fino al mondo delle app mobili.

In sintesi, MongoDB è diventato negli anni uno degli strumenti più utilizzati per costruire e far funzionare applicazioni digitali moderne, proprio perché unisce potenza, flessibilità e semplicità d’uso 

Realm: la tecnologia mobile che ha fatto la differenza

Se MongoDB ha cambiato il modo di gestire i dati sul cloud, Realm ha rivoluzionato la gestione dei dati su dispositivi mobili. Realm è una tecnologia progettata per portare la gestione dei dati direttamente all’interno delle applicazioni mobili. A differenza dei database tradizionali, che richiedono una connessione costante con un server remoto, Realm opera in locale: i dati vengono archiviati e gestiti direttamente sul dispositivo dell’utente. Questo permette alle app di funzionare anche in assenza di rete, garantendo un’esperienza fluida, reattiva e affidabile in ogni contesto, anche in ambienti con connettività limitata o intermittente.

Realm integra diverse funzionalità avanzate per gestire non solo il database locale, ma anche aspetti chiave della logica applicativa, senza necessità di server esterni. Tra queste le più importanti sono:

  • Autenticazione utenti
    Si possono usare provider diversi (e-mail/password, API key, OAuth), gestendo in modo sicuro login e sessioni utente
  • Controllo accesso ai dati
    Le regole di accesso definiscono quali dati può leggere o modificare ciascun utente autenticato. Fondamentale per la privacy e la separazione dei contenuti.
  • Functions
    Sono funzioni serverless scritte in JavaScript, eseguibili nel cloud, utilizzabili per logiche personalizzate, integrazioni con servizi esterni, validazioni, e azioni programmate. Possono anche essere esposte come API
  • HTTP Endpoints
    Realm consente di esporre le Functions come endpoint REST, creando API senza dover costruire un backend separato.
  • Triggers
    Sono funzioni che si attivano automaticamente in risposta a eventi, come creazione o modifica di dati, oppure quando avviene un login o logout. Possono svolgere azioni come notifiche, aggiornamenti o integrazioni con altri sistemi.

Esiste anche una versione chiamata Realm Sync che rappresenta l’estensione server-side della piattaforma. In questo caso viene creato un collegamento tra i database locali e il cloud MongoDB Atlas, permettendo la sincronizzazione automatica dei dati.

Stackhouse arriva in soccorso con Flowerbase

Stackhouse, società del gruppo Spindox dal 2022, è specializzata nello sviluppo di soluzioni software multipiattaforma, con un focus particolare su applicazioni mobile e architetture cloud-native. Nata con l’obiettivo di unire competenze tecnologiche avanzate e un approccio progettuale curato nei dettagli, ha consolidato il proprio ruolo nel panorama dell’innovazione digitale in Italia.

Grazie a un team di ingegneri e sviluppatori con esperienza internazionale, Stackhouse si distingue per la capacità di realizzare tecnologie solide, leggere e scalabili, pensate per integrarsi con facilità nei contesti aziendali esistenti. Flowerbase è l’espressione più recente di questo approccio.

Questa è una libreria open source progettata per sostituire Realm in modo semplice e trasparente. Non si tratta di un prodotto che impone rivoluzioni architetturali: è un drop-in replacement. Ciò significa che può essere integrato nelle applicazioni già esistenti con interventi minimi sul codice. Una caratteristica particolarmente importante per tutte quelle realtà che hanno app consolidate e non possono permettersi lunghi stop operativi.
Grazie alla compatibilità con lo schema di Realm, Flowerbase permette di preservare l’organizzazione dei dati e le funzioni principali dell’app. La transizione diventa così fluida e gestibile, anche in contesti complessi.

Attualmente, Flowerbase supporta l’autenticazione tramite e-mail e password, le funzioni serverless (Functions), i trigger automatizzati e gli endpoint HTTP. Sono in fase di sviluppo anche funzionalità avanzate come la sincronizzazione dei dispositivi con il cloud (Device Sync) e l’integrazione con provider OAuth e l’autenticazione tramite API Key. Stackhouse lavora attivamente per ampliare la copertura funzionale di Flowerbase, coinvolgendo la community e raccogliendo feedback continui dagli sviluppatori.

In prospettiva, Flowerbase si propone non solo come alternativa a Realm, ma come una piattaforma evoluta, aperta e flessibile, pronta ad accompagnare le aziende nel lungo periodo. La disponibilità in open source garantisce trasparenza, libertà di personalizzazione, valori oggi sempre più importanti nel mondo del software.

La fine del supporto a Realm rappresenta una svolta nel mondo dello sviluppo mobile.
È una sfida per molte aziende, ma anche un’occasione per rinnovare le proprie infrastrutture e adottare soluzioni moderne. Con Flowerbase, Stackhouse dimostra che è possibile affrontare questo passaggio in modo intelligente, senza sacrificare la stabilità delle applicazioni.

Lorenzo Podda
Lorenzo Podda
Laureato in Scienze Politiche, la mia passione per la comunicazione mi ha spinto nel mondo della Digital Communication. Perché la comunicazione non è solo trasmettere un messaggio, ma creare connessioni che lasciano il segno!

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