Iniziamo da un dato un po’ sconvolgente: l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che, tra il 2030 e il 2050, il cambiamento climatico causerà 250.000 morti in più all’anno. Si tratta di cinque milioni di morti nei prossimi 20 anni, senza contare gli anni precedentii o quelli successivi al 2050*.
Oltre alle proprie opinioni sul tema in questione, i numeri sono enormi anche se non si concretizzassero nel nostro futuro: cinque milioni sono l’intera popolazione di Los Angeles, anche se già sappiamo che il cambiamento climatico non avrà lo stesso impatto sull’intera popolazione mondiale.
Ogni sforzo è importante
Siamo tuttavia su un binario che non possiamo, purtroppo, deviare più di tanto. Il cambiamento climatico è già in atto e continuerà, ma possiamo comunque impegnarci per ridurne la velocità e l’intensità.
C’è una differenza significativa tra 1,5 gradi e 2,0 gradi di riscaldamento globale in più rispetto alla media, ciò è in grado di causare il doppio delle persone che potranno soffrire di siccità.
Ogni sforzo dunque è importante. Anche piccoli cambiamenti possono rallentare il riscaldamento globale. Ma cosa c’entra questo con i siti web?
L’impatto della tecnologia web
Ogni file memorizzato o trasmesso, ogni minuto trascorso a visualizzare un sito web, richiede energia. Dobbiamo essere onesti e realisti: la maggior parte dell’energia consumata in questo processo è energia non rinnovabile (gas naturale, carbone, ecc.), con il risultato che la tecnologia Internet rappresenta il 7% del consumo energetico globale.
Ogni clic ha un impatto. Utilizzando il calcolatore Web Carbon, è possibile ottenere una buona approssimazione dell’impatto esatto. Per ogni determinata pagina, il calcolatore stima quanti grammi di carbonio vengono prodotti dalla visualizzazione di quella pagina, se è più “green” o più “inquinante” rispetto alla media e molte altre statistiche interessanti. Non sorprende che i siti di e-commerce e di notizie tendano a consumare più energia.
Il miglior modo per ridurre il consumo energetico di un sito web è quello di progettarlo leggero e veloce. Un minor numero di file caricati o trasmessi si traduce infatti in una riduzione dei costi energetici.
A questo proposito, non renderizzare le immagini fino a quando non sono necessarie, ottimizzare le immagini e ridurre le dimensioni dei pacchetti JavaScript a quanto realmente necessario sono tutte pratiche che aiutano.
Creare una User Experience fluida, che consenta agli utenti di ottenere ciò che desiderano in modo semplice e veloce, non è una cosa a cui si pensa quando si parla di sostenibilità, ma ogni secondo che un utente trascorre sul sito web brucia energia. Ed è qui che entrano in gioco le User Personas e laUX Design.
Cosa sono le User Personas?
Forse avrai sentito parlare più spesso di Buyer Persona, ovvero del “cliente tipo” che viene delineato nel marketing per identificare le caratteristiche che descrivono meglio l’utente che effettivamente eseguirà un acquisto online.
Le User Personas differiscono lievemente, ma sostanzialmente, dalle Buyer Personas: delineano meglio l’utente che interagisce con il sito web o l’App, senza necessariamente arrivare all’acquisto online. Una Buyer Persona invece acquista il prodotto o servizio ma non interagisce necessariamente con la navigazione del sito web.
L’obiettivo dell’UX designer è quello di progettare un software che sia utile alle persone che lo useranno. A tal fine, disporre di un utente tipo ben delineato è fondamentale per il processo di progettazione e design del software.
Un utente tipo comprende tutte le informazioni rilevanti sugli utilizzatori finali di un prodotto, consolidando e razionalizzando tali informazioni in elementi comuni utili per guidare la fase di progettazione e design.
Le User Personas rispondono alla domanda: per chi stiamo progettando?
Creare una UX Persona
Per creare una UX Persona chiara e ben definita è necessaria una ricerca molto approfondita, che spesso consta di interviste agli utenti (futuri e/o attuali) al fine di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili:
- Obiettivi. Cosa sta cercando di ottenere l’utente? Di cosa ha bisogno?
- Punti dolenti. Cosa rende frustrante la ricerca dell’utente? Che cosa rende difficile la raccolta delle informazioni o la navigazione del sito web da parte dell’utente finale?
- Motivazioni. Perché l’utente è finito sul sito web/App? Per acquistare o solo per informarsi? Per trovare dei contatti o per essere richiamato?
- Soddisfazione del cliente. In base a cosa l’utente valuta il sito web o l’App soddisfacente?
La comprensione di questi punti chiave crea empatia con gli utenti finali e aiuta il team di sviluppo a relazionarsi con le aspettative, le preoccupazioni e il soddisfacimento del cliente finale.
Una cosa da tenere a mente quando si crea una User Persona è che la ricerca deve concentrarsi sul contesto del prodotto piuttosto che su aspetti troppo generici e “omnicomprensivi”. Bisogna, cioè, mantenere l’idea di un utente tipo molto specifico, facile da visualizzare e ricco di dettagli utili al design del prodotto o servizio.
L’uso delle UX Personas rende il prodotto migliore
Le UX Personas rappresentano il punto di contatto tra i progettisti e l’utilizzatore finale del sito web e sono il check-point ideale e costante durante il processo di progettazione e sviluppo per confermare la fluidità, semplicità e velocità del prodotto finale.
Questa metodologia di lavoro può contribuire, nel suo piccolo, a ridurre il consumo energetico di un sito web, diminuendo il numero di file caricati o trasmessi e rendendo il tutto più rapido e leggero. Non fermeremo il treno in corsa di cui si parlava all’inizio dell’articolo ma possiamo certamente rallentarlo. Ogni sforzo è importante.