Amazon Effect: una moda passeggera o innovazione necessaria?
L’Effetto Amazon ha completamente trasformato la gestione dei sistemi logistici e produttivi. Spedizioni rapide, efficienza nella pianificazione dei trasporti e ottimizzazione delle rotte sono i nuovi must per le aziende che vogliono restare al passo col mercato.
Che piaccia oppure no, è indiscusso che l’economia globale sia stata completamente trasformata da quello che possiamo definire “Effetto Amazon”.
Da ormai alcuni anni, infatti, Amazon sta dettando nuovi trend – sempre più radicati – nel comportamento dei consumatori, costringendo i rivenditori a mettere in discussione ogni aspetto della propria attività, sia online che offline, per restare al passo con la domanda di mercato.
Nel 2019, Amazon ha rappresentato oltre un terzo di tutte le vendite provenienti da e-commerce negli Stati Uniti. È un mercato online utilizzato da milioni di persone in tutto il mondo, tanto da diventare una parte cruciale della nostra vita.
Chi non ha approfittato almeno una volta della comodità di ordinare un prodotto direttamente dal proprio divano, godendo del più vasto assortimento immaginabile, prezzi competitivi e con la possibilità di pianificarne la consegna quando e dove si vuole?
Inoltre, oggi vendere e spedire i propri prodotti direttamente al cliente attraverso Amazon o agli altri marketplace è alla portata di tutti.
Persino gli oggetti che in passato abbiamo visto solo all’interno di negozi fisici, possono finalmente essere ordinati online e consegnati ovunque con un solo click.
Stiamo assistendo ad una vera e propria disruption delle abitudini di consumo, con inevitabili ricadute sulla catena di fornitura, così come l’abbiamo sin ora conosciuta.
Il 2020 ha dato una netta accelerazione a questi processi, in particolare durante la prima fase dell’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19.
Laddove i consumatori vedevano scaffali vuoti, tempi di spedizione più lunghi e negozi chiusi, le aziende hanno assistito a carenza di materie prime, chiusure degli stabilimenti e difficoltà di trasporto.
A fronte di questa sorta di interruzione della catena di approvvigionamento, Amazon è riuscita a coprire il gap tra la crescente – e isterica – domanda dei consumatori e l’offerta disponibile, affermando ulteriormente la sua presenza sul mercato, spesso, a discapito delle altre realtà.
L’impatto dell’ecommerce sulla gestione dei sistemi logistici e produttivi
I cambiamenti prodotti dall’Effetto Amazon sono innumerevoli, ma in particolare assistiamo ad un aumento generale delle consegne verso i consumatori finali con una conseguente necessità per le aziende di adeguare le strategie di pianificazione dei trasporti e di innalzare gli standard qualitativi della spedizione.
Pensiamo, ad esempio, ad imballaggi di dimensioni ridotte, che non possono essere scaricati con strumenti meccanici come transpallet e carrelli elevatori, e che quindi corrono maggiori rischi di danneggiamento dovuti a schiacciamenti, urti e lunghe giacenze presso gli spedizionieri.
Amazon, inoltre, ha aumentato la consapevolezza delle aziende in tema di efficienza e automazione: è sempre più importante che i prodotti vengano spediti rapidamente e che raggiungano il destinatario nel più breve tempo possibile. Chi non è in grado di farlo affronterà una serie di problemi tra cui vendite perse, feedback negativi, scarsa percezione del brand.
I player più grandi tendono ad avere un buon numero di centri di distribuzione strategicamente posizionati, che consentano di raggiungere la maggior parte dei loro clienti o rivenditori in un minor lasso di tempo.
Ma come fare se non si hanno abbastanza centri di distribuzione per coprire una vasta area?
Diventa essenziale l’ottimizzazione dei percorsi e la pianificazione di itinerari e carichi.
Ai fogli di calcolo – estremamente laboriosi e ad alto rischio di errore umano – si stanno contrapponendo sempre di più i cosiddetti TMS Transportation Management System, ovvero i software pianificazione trasporti, che vanno incontro alle necessità delle aziende che vogliono restare al passo con le nuove richieste del mercato.
In particolare, permettono di ottimizzare i giri, tenendo in considerazione la saturazione dei mezzi di trasporto, gestire le variabili, di ridurre i costi e monitorare le attività in real time.
Solo focalizzandosi sull’ottimizzazione e la riduzione dei costi, le aziende possono sperare di competere con giganti come Amazon e soddisfare le aspettative dei consumatori.
I nostri partner hanno perseguito questo obiettivo con il supporto della soluzione “Pianificazione Trasporti” di Ublique, grazie alla quale hanno potuto far fronte in maniera efficace alla crescente domanda proveniente da e-commerce e continuando a garantire elevati standard di servizio anche in tempi difficili, come quelli che stiamo vivendo.
L’evoluzione della catena di fornitura:
agile e reattiva
Le tecnologie avanzate introdotte nella gestione dei sistemi logistici e produttivi di Amazon – basti pensare a camion automatizzati, consegne tramite drone, stampanti 3D e robot che prelevano e imballano le merci, automatizzando la gestione del magazzino – sono senza dubbio pionieristiche e solo col tempo diventeranno via via alla portata di più aziende.
Nel frattempo, a cosa dovrebbero dare la priorità le aziende più piccole nella propria strategia logistica?
Sarà importante prestare attenzione all’evoluzione di tecnologie all’avanguardia, non dimenticando le funzioni digitali e tecnologiche di base, come avere un buon software di gestione del magazzino e un software di gestione dei trasporti.
I responsabili della gestione dei sistemi logistici e produttivi devono cogliere il quadro generale, in continuo mutamento e cercare di adattare e ottimizzare i processi per risolvere i problemi in modo rapido ed efficiente.
L’introduzione di strumenti di automazione, intelligenza artificiale e modelli predittivi sono oggi cruciali per creare un customer journey positivo che si traduce concretamente in una più snella e veloce elaborazione degli ordini, accuratezza nelle previsioni e nella gestione dei processi e consegne rapide.
L’intelligenza artificiale permette di limitare gli errori umani, aiuta a ridurre le risorse necessarie alla gestione del magazzino, automatizzando i processi di inventario, picking e replenishment.
L’utilizzo di un software per l’ottimizzazione dei sistemi logistici e produttivi si inserisce nella crescente necessità delle aziende di dotarsi di una strategia omni-channel, che riesca a promuovere l’interconnessione delle informazioni lungo la catena di approvvigionamento, una maggiore analisi ed il monitoraggio degli scenari di mercato.
Il tuo alleato nella battaglia per l’efficienza dei sistemi logistici e produttivi
Troppo spesso l’espressione “digital trasformation” è rimasta un mero slogan privo di reale contenuto nella quotidianità lavorativa e troppo spesso l’introduzione della tecnologia nei processi aziendali non è stata in grado di integrarsi e dar vita ad un nuovo modo di concepire l’innovazione.
L’effetto Amazon ci porta, quindi, a guardare con nuovi occhi l’esigenza di innovazione, di tecnologia e di intelligenza artificiale: questi elementi dovranno essere coniugati ad una mentalità orientata al consumatore, ampliando gli orizzonti dei decision maker.
In questo panorama, Spindox ha schierato a supporto delle decisioni di business dei suoi partner una piattaforma di decision intelligence, Ublique.
Si tratta di una suite di soluzioni verticali a supporto di una gestione efficiente della supply chain, con moduli dedicati all’ottimizzazione dei trasporti e alla gestione del magazzino, e che si pone alla base di una strategia di business orientata all’innovazione, che permetta di restare al passo con le nuove esigenze di mercato.