Smart working: work life balance vs work life integration

da | Set 22, 2021

Come bilanciare la vita privata con quella lavorativa nell’epoca dello smart working.

Smart working: i rischi collegati

Lo smart working o lavoro agile rappresenta la possibilità di essere produttivi anche lontani dal proprio posto di lavoro. Viene definito dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali come una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzata dall’ assenza di vincoli orari o spaziali e da un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi.

Tutto quello che occorre può esser contenuto una borsa porta pc. Il concetto è semplice: riesci ad essere produttivo da casa come dalla tua postazione in azienda? Allora è indifferente dove ti trovi quando lavori. La discriminante però è proprio la capacità di trovare tra le mura domestiche uno spazio che permetta di concentrarsi come se si fosse in ufficio.

I vantaggi possono essere molti, a patto che si riesca a dividere il tempo di lavoro da quello della vita privata. Il pericolo, infatti, è doppio: da una parte c’è il rischio di non lavorare a sufficienza, di distrarsi da soli o esser distratti da elementi esterni; dall’altra, quello di portare il lavoro nelle mura domestiche proprio perché ci si trova nel proprio confort casalingo. Lavorare fuori orario (a chi non è mai capitato?) o continuare a lavorare senza sosta proprio perché tanto si è comodi a casa. Questi due rischi sono apparentemente in contrapposizione, ma generano lo stesso risultato: il lavoro diventa inefficace, nel breve o nel lungo tempo.

La difficoltà nel raggiungere il work life balance

Uno dei punti forti dello smartworking è il work life balance, ovvero la comodità di conciliare al meglio il lavoro con la vita privata. L’ufficio, le pareti di casa spariscono, superando il concetto anche del telelavoro.

E’ importante, però, analizzare la parola comodità in relazione al lavoro. Se, ad esempio, per un single il lavoro agile potrebbe risultare facilmente gestibile, per una famiglia con dei bimbi lo è ugualmente? Anche qui, ci sono dei pro e dei contro. I genitori potrebbero ritagliarsi, ad esempio, il tempo utile per portare e riprendere i bimbi a scuola. Allo stesso tempo, specie negli spazi piccoli, potrebbe risultare difficile trovare il modo di isolarsi e concentrarsi a sufficienza una volta che i figli sono a casa. Sembrerà scontato, ma ogni scelta che compiremo avrà sempre i suoi pro e i suoi contro. A proposito di figli, vi consiglio l’ interessante lettura di Spinox4kids.

Le potenzialità dello smart working sembrano innegabili. Come tutti gli strumenti, bisognerà imparare ad “utilizzarlo” al meglio. Il rischio di Burnout è sempre dietro l’ angolo. Difatti, la ricerca dell’equilibrio tra vita privata e lavoro crea l’effetto contrario: mette in competizione l’uno con l’altra.

Forse è meglio parlare di work life integration?

Ottimizzazione delle tempistiche, coinvolgimento attivo delle persone, qualità nella realizzazione dei progetti. Sono queste le prerogative fondamentali del work life integration. Principi poco conciliabili con la classica giornata lavorativa, costituita delle 8 ore di impiego.

Negli ultimi mesi, le realtà aziendali hanno progressivamente compreso come i ritmi e le sfide da vincere nel mercato non possano più essere gestiti ricorrendo a uno standardizzato fattore orario giornaliero. Le imprese migliori si sono evolute, rese smart e flessibili, trovando quindi una sintesi tra produttività lavorativa e benessere dei dipendenti.

Spindox crede molto nella comunicazione e la promuove al suo interno, ricercando sempre il feedback delle persone. Un recente sondaggio interno ha dimostrato come, per produrre programmi di vita sostenibili, sia importante coltivare una cultura del lavoro positiva, di fiducia e di responsabilità. Condurre costantemente sondaggi a livello aziendale, del resto, aiuta a valutare le esigenze dei dipendenti e di conseguenza a creare programmi efficaci per la vita lavorativa.

Smartworking, Smart place e “smart mind”

Questi sono sicuramente i tre elementi fondamentali per l’equazione perfetta:

  • Un lavoro ben strutturato ed organizzato da poter gestire da remoto;
  • Una azienda in grado di dare gli strumenti utili, la flessibilità e la possibilità di scelta (come ad esempio Spindox fa con il suo personale: flessibilità e possibilità di decidere quando usufruire dell’ufficio, compatibilmente con le esigenze del progetto e con le richieste del cliente);
  • Terza ed ultima cosa, la più importante a mio avviso: la “smart mind”.

Questa è la nostra conclusione. A dover essere agile, brillante, visionaria e organizzata dovranno essere la nostra concezione e la nostra visione di smart working. Capire al più presto come poter essere più produttivi ed efficaci nel lavoro ed allo stesso tempo trovare il modo di vivere con più tempo libero la nostra quotidianità. Magari organizzando qualche uscita con i colleghi, per evitare du avere solo rapporti lavorativi a distanza, o soprattutto godendoci il tempo con la famiglia e con gli amici. Con la libertà di staccare alle 14, andare a prendere i bimbi a scuola e riattaccare per le 15 con la serenità che se quel lavoro non è concluso per le 18, lo sarà per le 19 (magari non oltre).

Beatrice Mingazzini
Beatrice Mingazzini
Laureata in economia e management per arte, cultura e comunicazione, è specializzata in design e moda. Appassionata del viaggio on the road, sempre alla scoperta di qualcosa di nuovo, nel tempo libero le piace sperimentare tecniche di pittura.

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