La trasformazione digitale è diventata una condizione necessaria per sopravvivere sul mercato. Come la si può pianificare e attuare concretamente in azienda?
L’ambiente economico odierno, molto competitivo e in rapidissima evoluzione, costringe le organizzazioni a ripensare e pianificare attentamente e costantemente il proprio futuro. Le aziende più lungimiranti sono ormai consapevoli del fatto che la trasformazione digitale è diventata una condizione necessaria per sopravvivere sul mercato.
Ma come la si può pianificare e attuare concretamente in azienda?
Trasformazione Digitale nel mercato competitivo odierno
Le tecnologie più innovative, come l’intelligenza artificiale (AI), l’Internet of Things (IoT) o l’automazione robotica dei processi (RPA), stanno cambiando il modo in cui le organizzazioni operano e forniscono valore ai loro clienti. Consentono infatti di migliorare i processi produttivi e ridurre al minimo i costi, massimizzando al contempo l’agilità, l’efficienza e la produttività.
Ma stare al passo con le innovazioni digitali è una sfida non sempre facile per le aziende.
Un piccolo esempio può tornare utile. Una ricerca dell’Harvard Business Review aveva intervistato nel 2019 i dirigenti di 1.350 aziende di tutto il mondo. Dopo aver effettuato investimenti nella trasformazione digitale per oltre 100 miliardi di dollari tra il 2016 e il 2018, i manager e i dirigenti di queste aziende si erano mostrati insoddisfatti dei risultati dei loro programmi di investimento.
La maggior parte di loro aveva sottolineato gli scarsi ritorni, a causa soprattutto dell’insuccesso delle fasi di scale-up delle innovazioni dopo i primi progetti pilota.
La trasformazione digitale è dunque qualcosa di più della semplice adozione di nuove tecnologie all’interno dell’azienda al fine di risolvere problemi specifici. Non è in, parole povere, un banale interruttore che permette all’azienda di diventare digitale con un semplice clic.
Si tratta al contrario di un processo continuo di costruzione di un sistema interconnesso, che trasforma il modo in cui viene svolto il lavoro nelle varie fasi produttive.
Una possibile soluzione: l’Outsourcing
I team IT interni all’azienda spesso non hanno abbastanza tempo o competenze adeguate per completare un progetto di trasformazione digitale. Ecco perché molte imprese scelgono di esternalizzare la trasformazione digitale.
Secondo varie ricerche, circa il 90% delle aziende si rivolge a soluzioni in outsourcing di terze parti per ottenere assistenza in una o più fasi della trasformazione digitale.
Ma quali possono essere i vantaggi di una soluzione outsourcing per la trasformazione digitale? E, ancor prima, cosa si intende esattamente per digital transformation?
Cos’è la trasformazione digitale?
La trasformazione digitale è diventata oggi una parola d’ordine, a dimostrazione di quanto sia importante sia per le piccole organizzazioni che per le grandi imprese. Ma “trasformazione digitale” è solo un modo per dire che un’azienda sta passando a tecnologie cloud oppure è anche qualcos’altro?
Per capire l’importanza di questo termine, è bene concentrarsi meno sul termine “digitale” e più sull’aspetto della “trasformazione”.
Nella sua essenza, trasformazione digitale significa utilizzare la tecnologia per rinnovare i vecchi modelli operativi, consentire la sperimentazione, automatizzare i processi, accelerare le operazioni e diventare più veloci nella capacità di rispondere alle esigenze dei clienti.
In definitiva, lanciare e scalare con successo un progetto di trasformazione digitale è un’attività con la quale le aziende ottengono un vantaggio competitivo e forniscono un servizio migliore ai loro clienti.
La roadmap della Digital Transformation
Per garantire il successo del progetto, è fondamentale delineare sin dall’inizio una chiara roadmap della trasformazione digitale.
Si tratta di un approccio che consente di progettare e gestire la trasformazione in modo efficiente, riducendo i rischi che questo tipo di attività comporta. Una roadmap offre alle aziende un percorso strutturato, che consente loro di muoversi attraverso una serie di step definiti verso il successo.
Per questo motivo è opportuno rivolgersi a un partner in outsourcing che abbia già una roadmap pronta. In tal modo, prendendola come base, si riescono a sfruttare da subito tutti i vantaggi della trasformazione digitale.
Una roadmap di questo tipo garantisce che le iniziative di trasformazione siano sempre in linea con gli obiettivi, la missione e la visione dell’azienda.
La struttura della roadmap
Il primo step del percorso è la valutazione dell’attuale strategia digitale dell’azienda e, subito dopo, la definizione della sua visione futura.
Una volta completati questi due passaggi, è possibile iniziare a identificare le lacune sistemiche che devono essere colmate per il successo della trasformazione.
La roadmap deve costituirsi idealmente di quattro step fondamentali:
1) Persone
Il primo elemento è costituito dal passaggio a una cultura aziendale realmente “customer-centric”, consapevole dunque dell’importanza di un’esperienza cliente eccellente. In questa fase si deve anche ripensare al ruolo dei partner aziendali nel raggiungimento di questa visione, coinvolgendoli tutti in modo interfunzionale (o multidisciplinare o interdisciplinare, che dir si voglia) nel miglioramento dei processi.
2) Processi
Questo aspetto riguarda la massimizzazione dell’efficienza organizzativa e la garanzia di scalabilità del nuovo modello di business digitale. Si deve iniziare con un’analisi completa del ciclo di vita del prodotto/cliente e sviluppare una mappa ben delineata della customer journey. Bisogna cioè definire esattamente come interagiamo con i clienti durante ciascuna delle fasi del ciclo produttivo. Questo permette inoltre di ideare e realizzare campagne di marketing digitale contestualizzate, puntuali, chiare ed esaustive.
3) Tecnologia
Il terzo step della roadmap digitale è quello di costruire un’infrastruttura integrata che diventi la base per “trattare” tutti i dati prodotti dai diversi reparti operativi. Naturalmente, l’architettura informatica deve riflettere il panorama delle priorità dell’azienda. Per questo motivo, la sua creazione richiede la collaborazione di tutti gli stakeholder aziendali e degli specialisti IT.
4) Contenuti
L’ultimo elemento della roadmap riguarda la gestione dei contenuti interni e di quelli esterni, rivolti ai clienti. Si potrebbe parlare, facendo un parallelo con il nostro mondo del software, del “front-end” della comunicazione aziendale: bisogna assicurarsi che le informazioni essenziali siano facili da trovare, personalizzate e adeguate al contesto e alle diverse preferenze delle buyer personas.
Il ricorso a un partner in outsourcing può facilitare notevolmente, come già detto, l’identificazione e l’impostazione di ognuno degli step indicati.
I 5 vantaggi della trasformazione digitale in outsourcing
1. Accesso a risorse di qualità
Le trasformazioni digitali su larga scala richiedono molte risorse. Per i reparti IT, già impegnati su altri fronti e con altre responsabilità, i processi di trasformazione possono risultare impegnativi.
L’esternalizzazione del progetto consente di ridurre al minimo l’onere per il personale interno e di accedere a un ricco pool di specialisti IT di talento, che possiedono spesso competenze non presenti in azienda.
In definitiva, l’outsourcing contribuisce a rendere più fluida l’allocazione delle risorse, senza compromettere altre aree IT dell’azienda.
2. Esperienza ed expertise
La trasformazione digitale richiede competenze in un’ampia gamma di settori e tecnologie. Molte di queste competenze sono proibitive per le aziende, soprattutto perché costose e spesso necessarie per un periodo di tempo limitato.
Facendo affidamento a una società in outsourcing, è possibile attingere a risorse che colmano le lacune tecnologiche e che forniscono le competenze mancanti per il periodo di tempo necessario al progetto.
I team in outsourcing di solito hanno esperienza in aree critiche per la trasformazione digitale (pensiamo alla figura del data scientist), che possono accelerare esponenzialmente la velocità di implementazione dei cambiamenti.
3. Riduzione dei rischi
Le aziende che per la prima volta tentano di trasformare i loro processi si trovano spesso davanti a cambiamenti impegnativi. Un fornitore esterno, con alle spalle diversi casi di successo, riduce in modo sostanziale tutti i rischi di questa trasformazione: sa quali siano le sfide da affrontare e come superarle; conosce quali siano le misure da adottare per raggiungere il successo.
Alcune società di outsourcing sono poi specializzate in taluni settori. Una cosa che non solamente aumenta le probabilità di successo della trasformazione digitale, ma consente anche di risparmiare tempo, denaro e rischi associati a passi falsi o complicazioni impreviste.
4. Flessibilità e scalabilità
Un altro vantaggio della collaborazione con un fornitore specializzato è la possibilità di controllare i costi della trasformazione, aumentando o diminuendo le dimensioni del team in base alle mutevoli esigenze aziendali.
È possibile in tal modo assumere team con competenze specifiche solo per il tempo necessario, senza creare costosi staff interni dedicati.
5. Sicurezza informatica
L’ultimo punto riguarda la sicurezza informatica, un tema molto sentito e all’ordine del giorno. Il ricorso all’outsourcing consente ovviamente di poter fare affidamento su specialisti che mettono in atto le migliori pratiche in tema di cybersecurity.
Conclusioni
Il passaggio al digitale è un must per le aziende che aspirano a diventare leader di mercato. Ma le tecnologie cambiano così rapidamente che la maggior parte delle risorse IT interne non può avere tutte le capacità tecniche o l’acume commerciale richiesti per implementare le soluzioni migliori per il percorso di trasformazione della propria organizzazione.
Esternalizzando i processi e le attività a fornitori esperti, è possibile trarre vantaggio dalle tecnologie emergenti, dall’accesso a talenti all’avanguardia e da competenze uniche che consentono di definire una strategia solida.
Combinare le risorse interne con i servizi di trasformazione digitale in outsourcing è il modo migliore per colmare le lacune tecnologiche e avviare l’azienda sulla strada del successo.
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